martedì 20 gennaio 2015

Interventi di papa Francesco sulla colonizzazione del gender

Guarda il video con la domanda e la risposta di papa Francesco su YouTube





Poi ci sono le colonizzazioni ideologiche sulle famiglie, modalità e proposte che ci sono in Europa e vengono anche da Oltreoceano. Poi quello sbaglio della mente umana che è la teoria del gender, che crea tanta confusione. Così la famiglia è sotto attacco. Come si può fare, con la secolarizzazione che è attiva? Come si può fare con queste colonizzazioni ideologiche?
Papa Francesco, 21 Marzo 2015

Leggi l'articolo su Tempi.it

Udienza generale del 15 Aprile 2015
Leggi l'articolo su "La teoria gender ci fa compiere un passo indietro"
da

In breve

Il 21 marzo 2015 in occasione della visita pastorale a Napoli dichiara: "la
crisi della famiglia è una realtà sociale. Poi ci sono le colonizzazioni
ideologiche sulle famiglie, modalità e proposte che si sono in Europa e
vengono anche da oltreoceano. Poi quello sbaglio della mente umana che è la
teoria del gender, che crea tanta confusione. Così la famiglia è sotto
attacco."

Il 2 aprile 2015 il papa, in occasione delle tradizionali celebrazioni del
giovedì santo, ha lavato i piedi al detenuto trasessuale Isabel come segno
di grande accoglienza e solidarietà nei confronti di ogni uomo in qualunque
condizione si trovi.

Il 15 aprile 2015 in occasione dell'udienza generale in piazza San Pietro
dichiara: “La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove
libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa
differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo. Per
esempio, io mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche
espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a
cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa.
Eh, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza,
infatti, è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di
relazione, l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di
più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e
cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di
Dio, è possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la
vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, e lo è per tutti,
non solo per i credenti. Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare
questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di
una società più libera e più giusta”.

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